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Surfing NFT

Lanciato durante la scorsa edizione della fiera, il progetto Surfing NFT è nato dal dialogo fra Artissima e la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, in collaborazione con i partner tecnici Artshell e Studio legale LCA. Obiettivo del progetto è ragionare sul rapporto tra arte, tecnologia e innovazione, invitando 5 artisti contemporanei a sperimentare la produzione di un’opera digitale registrata con NFT su blockchain.

Tre sono i punti di forza innovativi di Surfing NFT: è stato sviluppato in un contesto specializzato, in cui l’attenzione si concentra sulla qualità dell’opera e non sul suo valore di scambio; coinvolge anche le gallerie, mettendone in risalto il ruolo mediatore; riserva particolare attenzione al tema dell’eco-sostenibilità, tramite una piattaforma, elaborata da Artshell, che seleziona un modello sostenibile di blockchain in termini di risparmio energetico.

Ad Artissima 2021, una giuria composta da Carolyn Christov Bakargiev, Hans Ulrich Obrist e Daniel Birnbaum ha selezionato i 5 artisti partecipanti: Darren Bader – galleria Franco Noero, Torino / Claudia Comte – galleria König, Berlino / Matteo Nasini – galleria Clima, Milano / Sarah Ortmeyer – galleria Dvir, Bruxelles e Tel Aviv / Damon Zucconi – galleria VEDA, Firenze.

Gli artisti hanno presentato le proprie opere NFT sulla piattaforma dedicata al progetto elaborata ad hoc da Artshell. Fra queste, il 9 marzo 2022, è stata selezionata l’opera vincitrice del premio OGR Award che entrerà a far parte della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, in comodato a OGR Torino. L’opera NFT vincitrice è Counting Frame (2022) di Damon Zucconi.La giuria ha voluto inoltre assegnare una speciale menzione d’onore a Matteo Nasini.

LE OPERE

DARREN BADER

Galleria Franco Noero, Torino

Darren Bader (1978, Bridgeport, Connecticut, USA), vive e lavora New York. L’arte di Bader affronta un’ampia gamma di temi – dallo status ontologico dell’oggetto d’arte all’influsso culturale di internet, dalla storia del readymade al ruolo del linguaggio nell’arte concettuale, dal capitalismo di consumo globale al mercato dell’arte del XXI secolo, dal divino all’abietto. Le sue opere sono state esposte in mostre individuali e collettive in istituzioni pubbliche e private di tutto il mondo, tra cui il Whitney Museum of American Art, New York (2020); Hammer Museum, Los Angeles (2018); Museo Madre, Napoli (2017); Palais de Tokyo, Parigi (2013); MoMA PS1, New York (2012), per citarne alcuni.

CLAUDIA COMTE

Galleria König, Berlino

Claudia Comte (1983, Grancy, Svizzera) ha studiato all’École cantonale d’art de Lausanne, ECAL (2004-2007) per poi conseguire un master in Scienza dell’educazione alla Haute école pédagogique, Visual Arts, Losanna (2008-2010). La sua opera è nota soprattutto per le installazioni site-specific. La sua pratica è contraddistinta da una particolare regola di misurazione ideata da lei stessa in cui ogni opera si relaziona specificamente con un’altra. Il suo approccio minimalistico è metodico e dinamico al tempo stesso, con una sensazione di giocosità che permea ogni suo lavoro. La sua produzione artistica include una grande varietà di medium, dalla pittura alla scultura e alle installazioni multimediali. Il suo lavoro è stato esposto in molte mostre individuali e collettive in istituzioni e pubbliche e private internazionali.

MATTEO NASINI - menzione speciale OGR Award

Galleria Clima, Milano

Matteo Nasini (1976, Roma) dopo essersi diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, dal 2003 al 2008 è membro dell’orchestra Luigi Cherubini, diretta da Riccardo Muti. Durante questo periodo, collabora con numerosi direttori d’orchestra come Kurt Masur, Jurij Temirkanov, Rudolf Barshai e Krisztof Penderecki. Nell'ultimo decennio i risultati della ricerca di Nasini sono stati presentati in diverse occasioni, in istituzioni pubbliche e private. Tra le mostre e i progetti più importanti, il progetto Sparkling Matter (vincitore del Talent Prize 2016), la mostra Intuition a Palazzo Fortuny, durante la 57° Biennale d’Arte di Venezia (2017), la mostra personale Neolithic Sunshine (2018).

SARAH ORTMEYER

Galleria Dvir, Bruxelles e Tel Aviv

Sarah Ortmeyer (1980, Francoforte) si è laureata alla Städelschule, State University of Fine Arts, Francoforte. Mostre selezionate includono: Kunstverein München, Monaco; Belvedere21, Vienna; Museo d’Arte Moderna, Varsavia; Palais de Tokyo, Parigi; MAK Center, Los Angeles; KW Institute for Contemporary Art, Berlino; Wittgenstein House, Vienna; Stedelijk Museum Bureau, Amsterdam; Museo d’Arte Moderna, Francoforte; MoMA PS1, New York; Museo di Tel Aviv, Tel Aviv, Monnaie de Paris, Parigi, Hamburger Bahnhof, Berlino e Swiss Institute, New York. Il suo lavoro è apparso su Artforum, Frieze Magazine, Kunstforum International, The New York Times e The New Yorker, tra le altre.

DAMON ZUCCONI - vincitore OGR Award

Galleria VEDA, Firenze

Damon Zucconi (1985, Bethpage, NY) vive e lavora a New York. Zucconi lavora con software e script personalizzati per creare opere tipicamente accessibili online. Liste, sequenze numeriche, simulazioni, parole, calendari, libri, immagini e siti web diventano materiali. Le forme vengono scomposte e rimesse insieme in ordini sbagliati o con sottili modifiche. Così facendo, egli sposta l’accento sui processi utilizzati per la creazione di significato, piuttosto che sul contenuto di ciò che una forma potrebbe significare di per sé. Tra le mostre personali recenti: Lithromantic a VEDA, Firenze (2020), Imagine a World Without You a JTT, New York (2019).
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