OPERE
Jonathas de Andrade
Voyeurístico, 2018
Girato con un cellulare per le strade di Recife e San Paolo, Voyeurístico è stato realizzato in un momento storico in cui il livello di corruzione e la tensione politica in Brasile aveva raggiunto livelli altissimi. Nel video l’artista chiede a degli sconosciuti di aprire il portafoglio e rivelarne il contenuto di fronte alla telecamera. Registrando un gesto apparentemente banale, ma eloquente, de Andrade ci offre uno sguardo intimo sulla vita privata dei cittadini delle due città, denunciando allo stesso tempo le estreme disuguaglianze sociali ed economiche del suo Paese.
Cinthia Marcelle & Tiago Mata Machado
Dívida [Trilogia do Capital] - Debt [Capital Trilogy], 2021
La loro nuova trilogia, di cui fa parte l’opera Debt [Capital Trilogy], ha come oggetto d’indagine i meccanismi e le strategie legate al Capitale. Debt [Capital Trilogy] si concentra su uno degli aspetti centrali dell’economia capitalista che, crisi dopo crisi, è sempre più presente tanto nella sfera pubblica quanto in quella privata: il debito. Questo concetto astratto si materializza in una presenza tangibile: una massa impossibile da scalare che sovrasta l’essere umano. La società neoliberista è così ridotta a una moltitudine di singoli individui, sempre più soli e alienati, schiacciati dal peso dei desideri e di modelli imposti.
Hiwa K
Pre-Image (Porto), 2014
L’opera Pre-Image documenta una performance che l’artista ha realizzato in varie città legate al percorso del suo viaggio da bambino, quando fuggì dal Kurdistan iracheno e raggiunse l’Europa a piedi. Sulla fronte Hiwa K tiene in equilibrio una barra su cui sono montati degli specchietti da moto che riflettono in maniera parziale e distorta l’ambiente in cui cammina. I passi dell’artista sono incerti e precari, alla ricerca di una stabilità impossibile da trovare nel suo stato di costante movimento. Il titolo Pre-Image si riferisce alla differenza tra il modo in cui immaginiamo i luoghi che vogliamo raggiungere e come sono nella realtà. Le sue “pre-immagini” sono quindi frammenti di un percorso la cui destinazione finale è sconosciuta, tracce capaci di restituire poeticamente le criticità della condizione migratoria.
Adelita Husni-Bey
After the Finish Line, 2015
After the Finish Line è un’opera sviluppata con un gruppo di giovani atleti infortunati che frequentavano l’unità di terapia fisica dell’Oakland Children’s Hospital, San Francisco. L’opera è il risultato di un dialogo profondo tra gli atleti e l’artista, basato su una pratica pedagogica radicale, che ha come obiettivo quello di far emergere i sentimenti profondi legati al fallimento e al desiderio di successo. La competizione sportiva qui assume un valore simbolico più ampio, legato alla ricerca spasmodica della perfezione nella società contemporanea che spinge l’individuo ad andare sempre oltre i propri limiti.
Larry Achiampong
Beyond The Substrata, 2020
Girato all’interno di un supermercato abbandonato, l’opera Beyond The Substrata esplora la dimensione politica del corpo nero e la sottile violenza che si nasconde nelle strutture repressive della grande distribuzione. Un atto di controsorveglianza, mediato dai movimenti coreografici eseguiti dalla danzatrice Kanika Skye-Carr. Il supermercato viene scelto dall’artista come spazio capace di restituire le contraddizioni insite nella cultura del consumo. Un luogo di vendita di beni di prima necessità le cui offerte e la cui vasta gamma di scelta sono in realtà fittizie e rimangono spesso inaccessibili.
Yael Bartana
The Undertaker, 2019
Girato a Philadelphia, luogo di nascita della democrazia americana, The Undertaker mostra una processione, guidata da una leader enigmatica, che si conclude con un rito di sepoltura delle armi. L’opera nasce dalla performance Bury Our Weapons, Not Our Bodies! dove l’artista ha coinvolto veterani di guerra e attivisti provenienti da diverse comunità locali. La coreografia di gesti, deliberatamente lenti e posati, s’ispira allo spettacolo cerimoniale del 1953 in ricordo dell’Olocausto della compositrice israeliana Noa Eshkol (1924-2007). Nel contesto dell’acceso dibattito intorno al secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che regola il diritto di portare armi, The Undertaker è un appello contro la cultura della violenza e un invito a considerare i nostri corpi come strumenti di speranza e resistenza.
Alice Dos Reis
Stan Rehearsal - Ensaio para Plataforma de Lançamento, 2020
Stan Rehearsal - Ensaio para Plataforma de Lançamento è un breve film di fiction speculativa ambientato il giorno del lancio del primo razzo spaziale dalla piattaforma nell’isola di Santa Maria, nell’arcipelago delle Azzorre. Sfruttando questo evento storico straordinario come fondale, un gruppo di adolescenti realizza un video ballando i successi del pop coreano. In un cortocircuito tra dimensione locale e globale, l’opera di Dos Reis suggerisce il conflitto tra una partecipazione consapevole delle nuove generazioni alle scoperte tecnologiche del presente e il loro rapporto con la realtà, costantemente connesso e mediato da device.