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Artissima The Forerunner presenta: Tomaso De Luca e Renato Leotta

30 Settembre 2020 Journal News

Il futuro dell’arte contemporanea è passato anche da Artissima. Confermando la capacità della fiera di intercettare e proporre in anticipo sui tempi le più innovative tendenze artistiche, la rubrica Artissima The Forerunner presenta una selezione di artisti che hanno partecipato alle passate edizioni di Artissima e che ora sono ospitati in alcune delle più prestigiose istituzioni d’arte contemporanea del mondo.

Oggi per Artissima The Forerunner vi presentiamo: TOMASO DE LUCA e RENATO LEOTTA

► in mostra al MAXXI, per il MAXXI BVLGARI PRIZE dal  28 ottobre al 7 marzo 2021

Scopri di più: MAXXI BVLGARI PRIZE 2020

Sono Giulia Cenci (Cortona, 1988, vive e lavora tra Amsterdam e la Toscana), Tomaso De Luca (Verona, 1988, vive e lavora a Berlino) e Renato Leotta (Torino, 1982, vive e lavora ad Acireale) i tre finalisti della seconda edizione del MAXXI BVLGARI PRIZE, il progetto che unisce il MAXXI e Bvlgari, da oltre 130 anni emblema di eccellenza italiana, per  il sostegno e la promozione dei giovani artisti.

 

Tomaso De Luca (1988) durante Q-Rated 2018, “L’artista come curatore, il curatore come artista” (Roma, Villa Carpegna 3-4-5 luglio 2018), workshop promosso dalla Fondazione La Quadriennale di Roma

 

Renato Leotta, Senza Titolo, 2020, still da film 16mm

 

► Tomaso de Luca presente ad Artissima 2017, nella sezione DISEGNI, con la galleria Monitor

► Renato Leotta presente ad Artissima 2016, nella sezione PRESENT FUTURE, con la galleria Madragoa 

 

Courtesy the artist and Monitor, Roma, Lisbon

 

Courtesy Fonti, Napoli and Madragoa, Lisbon

 

Scopri di più su Tomaso De Luca attraverso le parole di LUÍS SILVA & JOÃO MOURÃO curatori della sezione DISEGNI di Artissima nel 2017

“La pratica di Tomaso De Luca abbraccia una varietà di media che includono disegno, scultura, installazioni, performance e video, e ricorre a un linguaggio visivo mutuato in larga misura dalle sue ricerche sulla modernità e la cultura underground. Nell’approccio ai soggetti artistici, De Luca indaga il ruolo di concetti quali identità, questioni di genere e sessualità. La sua ricerca, che spazia dal Classicismo al Postmodernismo, rivisita soggetti e tecniche tradizionali, arricchendoli di un punto di vista autocritico contemporaneo carico di ironia e détournement. L’opera dell’artista affonda le radici nella complessità dei suoi interessi personali e sfida l’osservatore a considerare le cose da una prospettiva nuova e diversa”.

Scopri di più su Renato Leotta attraverso le parole di LUIGI FASSI curatore della sezione PRESENT FUTURE di Artissima nel 2016

“Le opere di Leotta restituiscono l’esperienza di attraversamento di un luogo determinato, tesa a svelarne allusivamente la vicenda storica, sociale ed estetica. Le indagini dell’artista su luoghi, avvenimenti storici e manufatti sono colte nel segno di una dimensione di temporalità stratificata, organizzata per mezzo di analogie, discontinuità e parallelismi. Come dei sismografi capaci di interpretare la molteplicità della memoria di eventi passati e scenari naturali, le opere di Leotta prendono avvio da una meditazione profondamente intimistica, dove è la soggettività dell’artista a guidare e filtrare la percezione di ogni immagine ed elemento che in esse compare. Belvedere (2011-2015) è una serie di film in 16 millimetri, organizzati come passeggiate in presa diretta di paesaggi rurali italiani, in particolare siciliani. Nella serie, antiche coltivazioni agricole e regesti di architetture auliche della provincia di Catania si sovrappongono senza soluzione di continuità allo sviluppo urbano contemporaneo. Tra passato e presente, l’artista evidenzia il filo rosso che accomuna lo sviluppo di eventi storici diversi, come feudalesimo, riforma agraria e migrazione della popolazione locale verso il mondo industriale del Nord Italia”.

credits foto cover: Tomaso De Luca (1988) durante Q-Rated 2018, “L’artista come curatore, il curatore come artista” (Roma, Villa Carpegna 3-4-5 luglio 2018), workshop promosso dalla Fondazione La Quadriennale di Roma & Renato Leotta, Senza Titolo, 2020, still da film 16mm

 

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