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Artissima 2016: what’s new?

10 June 2016 Journal News

Innovativa e sperimentale, Artissima punta sui giovani artisti e sulle avanguardie, su stand curati e presentazioni di alto livello. Qualità garantita di anno in anno da un numero sempre crescente di rinomati curatori internazionali,che contribuiscono all’elevata selettività e ricerca delle presentazioni in mostra, capaci di attrarre collezionisti sofisticati da tutto il mondo e un pubblico attento.

L’edizione 2016 si sviluppa su due assi fondamentali: da un lato l’impegno a potenziare la sperimentazione artistica e curatoriale, dall’altro l’esplorazione del concetto di performatività, che attraversa come spunto tematico le sezioni di Artissima e il progetto In Mostra, attivando dall’interno la fiera, i suoi attori e i suoi oggetti.Una vivace piattaforma di ricerca curatoriale
Forti del successo delle precedenti edizioni, nel 2016 le sezioni curate Back to the FuturePresent Future e Per4m si arricchiscono di nuovi spunti e visioni. Back to the Future approfondisce la sua ricerca, concentrandosi su opere realizzate tra il 1970 e il 1989.
Una ricetta ormai collaudata che riscopre importanti figure dell’avanguardia artistica rilanciandole con grande successo anche sul mercato.
Present Future si riconferma fucina di talenti emergenti espandendosi geograficamente grazie alla field research di un team di giovani curatori. La visione anticipatrice del comitato curatoriale di Present Future ha sempre accompagnato importanti percorsi espositivi da parte degli artisti selezionati.

Un palcoscenico diffuso per la performance
Per4m, la sezione performativa della fiera, evolve nuovamente il format inaugurato nel 2014 trasformandosi in un progetto inedito curato dal collettivo olandese If I Can’t Dance, I Don’t Want To Be Part Of Your Revolution. Una programmazione coerente e di qualità concepita appositamente per il contesto fieristico accompagnerà il pubblico nell’esplorazione delle più attuali forme di sperimentazione nel campo della performance.Nuovi spazi, nuove visioni, nuovi approcci
Una nuova attenzione all’approccio curatoriale è posta anche sulla sezione New Entries, dedicata alle giovani gallerie, per la prima volta riunite in una posizione esclusiva all’ingresso della fiera. Inoltre la nuova sezione Dialogue, che presenta negli stand progetti specifici e curati, in cui le opere vengono messe in stretta relazione tra loro, si aggiunge alle tradizionali Main Section e Art Editions.

Un display per collezioni di eccellenza
Il concetto di performatività applicato alla pratica curatoriale si sviluppa nell’edizione 2016 di In Mostra. L’ambizioso progetto espositivo a cura di Simone Menegoi, è incentrato sul rapporto tra corpo umano, gesto e postura e vede un’ampia selezione di importanti opere provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche e private del Piemonte presentate in una grande mostra tematica in fiera.Una fiera che sostiene gli artisti e l’arte
Anche quest’anno i premi di Artissima si confermano sei: Premio illy Present Future, Premio Sardi per l’Arte Back to the Future, Premio Promos Scalo Milano New Entries, Premio Fondazione Ettore Fico, Prix K-Way Per4m e Premio Reda per la fotografia, a sottolineare che all’approccio ambizioso e visionario di Artissima corrisponde un impegno concreto a sostenere la ricerca degli artisti, sposato e sostenuto dai generosi partner che la fiera può vantare.

Il centro del dibattito sulla sperimentazione
Ad approfondire l’invito alla sperimentazione e la volontà di mettersi alla prova della fiera stessa sarà il talk dedicato “What is Experimental?” a cura di Stefano Collicelli Cagol. Il talk vedrà una selezione di curatori di spazi no-profit e indipendenti diventare protagonisti del dibattito curatoriale in fiera, sommandosi ai più di cinquanta direttori di museo e curatori internazionali coinvolti nella fitta programmazione di Artissima, tra Walkie Talkies, visite guidate, incontri e giurie dei premi.

Collectors Extravaganza
Artissima, oramai luogo di incontro imprescindibile per i collezionisti di tutto il mondo, si impegna ogni anno a riconfermare tale fama, ampliando il suo bacino di influenza con una prospettiva geopolitica sempre più estesa e coinvolgendo attivamente i collezionisti in ogni livello della fiera (talks, giurie, comitati di selezione, walkie talkies). La fiera può dirsi una piattaforma di scambio globale grazie alla partecipazione di collezionisti provenienti da Brasile, Perù, Israele, Colombia, Filippine, Europa dell’Est, ad aggiungersi alla tradizionale moltitudine di collezionisti europei e anglosassoni. Riconosciuta come fiera di scoperta e riscoperta, Artissima incentiva lo scambio tra le più interessanti realtà internazionali mettendo Torino sulla mappa delle città di riferimento per il collezionista attento.Artissima è Torino, la città performativa
Artissima vive del suo scambio continuo con la città in cui è nata e cresciuta: Torino ha fatto dell’arte contemporanea un investimento storico e una dichiarata vocazione cittadina, diventando un piccolo gioiello internazionale senza eguali in Italia. Artissima si radica nel territorio fertile di una città che ha saputo valorizzarsi e crescere a partire dalla sua grande storia recente, grazie a una fortunata combinazione di istituzioni pubbliche e private in costante collaborazione tra loro, grazie alla prospettiva visionaria di curatori, artisti e galleristi internazionalmente rinomati, che hanno deciso di operare nel contesto piemontese trasformando Torino in un grande museo a cielo aperto.

Artissima: una fiera all’avanguardia
Artissima, per il quinto anno consecutivo sotto la direzione artistica di Sarah Cosulich, si riconferma una fiera in grado di trasformarsi e arricchirsi di innovazione. Punto di riferimento nel sistema mondiale dell’arte per la qualità rigorosamente selezionata delle opere e delle gallerie che ospita, per la capacità di anticipare le tendenze del mercato nazionale e internazionale, per l’attenzione senza precedenti al ruolo del curatore e della sperimentazione in ambito fieristico.

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