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#ArtissimaLiveChat — Part ONE

8 Novembre 2017 #ArtissimaLive

ATP Diary ha incontrato una selezione di curatori emergenti italiani per parlare di Artissima, delle sue proposte, del ‘peso’ curatoriale … | Soriana Stagnitta, Andrea Lerda, Guido Santandrea e Francesco Urbano Ragazzi.

#ArtissimaLiveChat è la sezione di ArtissimaLive che ha ospitato una selezione di curatori emergenti italiani – invitati da Elena Bordignon e Mattia Solari – a cui è stato chiesto di esporre il proprio punto di vista sulla fiera e sulla offerta curatorale che questa ha proposto nelle giornate dal 3 al 5 novembre 2017.
Nelle interviste che seguono scopriremo cosa le giovani leve della curatela italiana pensano di questa edizione di Artissima. Emergono le loro impressioni e alcune notevoli osservazioni per poter migliorare alcuni aspetti della grande kermesse torinese da poco conclusa.
Iniziamo con

   Soriana Stagnitta

Soriana Stagnitta (Paternò, 1990) vive a Parigi. Si è laureata in Arti Visive, e ha seguito il Corso per curatori di arte contemporanea di Paratissima, attualmente lavora alla Galleria Nathalie Obadia. Stagnitta è curatrice indipendente, organizza principalmente mostre in gallerie; i suoi campi di ricerca sono la topografia e la presenza di elementi naturali nella pratica degli artisti.

Artissima è riconosciuta, nel panorama internazionale, come una delle fiere dove emerge un’attenzione particolare per l’aspetto curatoriale. Prima con Andrea Bellini, poi con Francesco Manacorda e Sara Cosulich, e ora con Ilaria Bonacossa, Artissima ha sviluppato molti progetti e mostre degne di nota. A tuo parere, è giustificata l’importanza della pratica curatoriale dentro a un sistema fieristico? Perché?
Sì, assolutamente. Ho notato molta più ricerca verso lo sperimentale, un ambiente dinamico, una scelta selezionata, proprio in questo è importante la pratica curatoriale, poiché senza c’è meno selezione e viene meno un dialogo coerente fra le varie gallerie partecipanti. La mia impressione è che dietro Artissima ci sia un’identità forte.
Entrando nel merito di questa edizione, quale sezione della fiera ti ha particolarmente colpito?
Quello che mi ha colpito maggiormente è la sezione Disegni, perché è una pratica artistica che ci riporta alle origini dell’arte.
Se dovessi fare una lista – anche se approssimativa – di gallerie che hanno dato prova di ottime proposte, chi citeresti?
Alcune delle gallerie che mi hanno colpito sono la Galerie Papillion di Parigi perché ha selezionato due artisti, uno storico e uno giovanissimo Elsa Sahal, creando un dialogo fra antico e contemporaneo che m’interessa molto. Citerei anche la galleria Riccardo Costantini di Torino, alla prima edizione di Artissima, che ha presentato Nicola Ponzio.

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