Elena Bordignon (per Atpdiary)
Progetti a 360° per 365 giorni all’anno: questi gli “estremi” che fanno girare Artissima nelle edizioni dirette da Ilaria Bonacossa. Attori fondamentali per rendere attivo l’ “ecosistema” sono le gallerie e i partner che gravitano attorno alla fiera. Già dalle prime risposte della direttrice, nell’intervista che segue, si intuisce la complessità che governa una kermesse che, edizione dopo edizione, si è imposta nel panorama internazionale e, con le unghie, vuole restarci.
Tra gli elementi più significativi di quest’anno, snocciola nomi di gallerie importanti presenti – Sadie Coles, Gavin Brown’s Enterprise, Giò Marconi, Campoli Presti, Kraupa-Tuskany Zeidler -, influenti presenze come Iwona Blazwick, Krist Gruijthuijsen, Carolyn Christov-Bakargiev, Stefan Kalmár, Philippe Van Cauteren – tra i giurati dei vari premi legati alle sezioni della fiera – ma anche progetti come Hub Middle East, che offre una ricognizione su un’area geografica centrale per gli sviluppi della società contemporanea.
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