Secondo appuntamento con Artissima Questions and Answers. Oggi vi presentiamo i curatori di Disegni, la nuova sezione della fiera: Luís Silva e João Mourão.
Quando eri bambino, cosa volevi fare da grande?
Luís Silva: Molte cose. Avrei voluto fare prima l’astronauta e poi l’insegnante d’inglese. Da adolescente ho iniziato a contemplare l’idea di fare lo scrittore e poi lo scienziato. Solo in età adulta mi sono interessato all’arte contemporanea come possibile percorso professionale.
João Mourão: Per molto tempo ho voluto fare il pastore. E per un periodo, durante l’adolescenza, lo so anche stato…
Cosa ti ha spinto a lavorare nel mondo dell’arte?
Luís Silva: Non c’è stato un preciso momento o motivo che mi abbia portato a scegliere l’arte come professione. Da un lato hanno contribuito molti fattori esterni sui quali non avevo controllo, dall’altro il mio interesse genuino per la capacità dell’arte di essere contemporaneamente soggettiva e critica, così come il suo impegno a ripensare il mondo in maniera alternativa.
João Mourão: L’aver realizzato che i migliori momenti della mia vita coincidevano con mostre ed esposizione d’arte o con il tempo trascorso in compagnia di artisti.
Con quale artista storico prederesti volentieri un drink e dove?
Luís Silva: Questa è una domanda difficile…forse con Duchamp? Sì, con Marcel Duchamp, nel suo studio nel Greenwich Village a New York.
João Mourão: Sono stato così fortunato da aver già avuto occasione di prendere un drink con un’artista storica. Si tratta di Lourdes Castro, un’artista straordinaria. Abbiamo preso un tè nel suo giardino all’isola di Madeira.
Il tuo disegno preferito da sempre?
Luís Silva: Anche questa domanda è impegnativa…direi che le figure di Matisse sono state molto importanti per me quando ho iniziato a occuparmi di arte e lo sono ancora oggi. Ogni volta che le incontro sul mio cammino sento ancora la stessa emozione.
João Mourão: Lo sto ancora cercando… forse non è stato ancora disegnato.
Qual è il tuo libro d’arte preferito?
Luís Silva: Thinking about exhibitions di R. Greenberg, B. Ferguson e S. Nairne perché include un saggio di Tony Bennett intitolato The Exhibitionary Complex che è stato fondamentale per lo sviluppo della mia pratica curatoriale.
João Mourão: È difficile dire quale sia il mio libro preferito perché a ben vedere ce ne sono davvero moltissimi. Però se c’è un libro che mi ha tenuto molto impegnato negli ultimi due anni, benché non sia stato ancora pubblicato, è una monografia di Pedro Barateiro alla quale ho lavorato. Sarà una pubblicazione eccezionale!