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ARTISSIMA AND KETCHUP DROOL SUPPORT MUSEO LOMBROSO !!!

24 October 2015 KETCHUP DROOL

We ask for the help of those who know the Museo Lombroso in Turin

An online petition entitled “Let’s close the Museo Lombroso!” has already collected many signatures. It is promoted by the “Committee no-Lombroso”, which has been leading from 2010 a groundless campaign against the Museo, accused of diffusing racist messages against the Southern Italy people.

The Museo Lombroso is an University institution, which collaborates with cultural institutions in the whole world, provides research material to scholars and is visited every year by thousands of people. Its importance is acknowledged worldwide.

You can help the Museo by signing the petition “Do not close the Museo Lombroso”, which has recently been launched at the following address:

https://www.change.org/p/persone-non-chiudete-il-museo-lombroso?recruiter=65275901&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=mob-xs-share_petition-no_msg&fb_ref=Default

https://www.change.org/p/persone-non-chiudete-il-museo-lombroso?recruiter=65275901&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=mob-xs-share_petition-no_msg&fb_ref=Default

You can also add a comment.

Your help will be invaluable to underline the importance of the Museum, and we would be grateful for diffusing this message.

The Sistema Museale of Torino University

Il Museo di Antropologia criminale “CESARE LOMBROSO”
Un patrimonio da tutelare e valorizzare

Il Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” è stato aperto al pubblico nel 2009 dopo lunghe operazioni di restauro (oggetti, arredi e locali), di lavori impiantistici e di allestimento. Fa parte del Polo museale del Palazzo degli Istituti anatomici dell’Università (corso Massimo d’Azeglio 52 / via Giuria 15) che comprende anche il Museo di Anatomia umana e il Museo della Frutta ed è aperto al pubblico grazie a una convenzione Università / Regione / Città, accogliendo più di 50.000 visitatori l’anno (circa 170 al giorno). Il Museo è noto internazionalmente e collabora attivamente con istituzioni italiane ed estere: aderisce a richieste di prestito di oggetti per esposizioni temporanee, fornisce consulenze a studiosi e studenti, a beneficio dei quali mette a disposizione il suo patrimonio archivistico.

Fin dal 2010 il Museo è stato oggetto di attacchi da parte di movimenti di ispirazione neoborbonica, a partire da tre interrogazioni parlamentari presentate dall’On. Scilipoti. Secondo essi, il Museo diffonderebbe teorie lombrosiane superate e idee razziste nei confronti delle popolazioni del Sud Italia. Si tratta di affermazioni false. Il Museo Lombroso non è agiografico nei confronti del suo fondatore, ma ne espone il pensiero in modo critico sottolineandone l’importanza storico-scientifica. Presenta inoltre un patrimonio in beni culturali prestigioso e possiede alcune collezioni (fotografia giudiziara, tatuaggio, art brut, ceramica carceraria) di assoluto rilievo internazionale. Il Museo è impegnato nel progetto “A ciascuno la sua faccia. Verso una cittadinanza tollerante e aperta alle diversità” che diffonde un efficace messaggio antirazzista presso il pubblico scolastico.

E’ stata richiesta al Museo la “restituzione” del cranio del brigante Villella al suo paese di origine (Motta Santa Lucia, Catanzaro). Si tratta del cranio sul quale Lombroso fondò la sua teoria dell’atavismo, un bene culturale tutelato da una legge dello Stato (il Codice dei Beni Culturali), noto nella letteratura storico-scientifica internazionale. Nel 2012 una sentenza del tribunale di Lamezia Terme ne impose la “restituzione”, ma l’Università di Torino fece ricorso. La sentenza di 2° grado è attesa per il 5 aprile 2016 (terzo rinvio).

Dal 2010 si è costituito il “Comitato no-Lombroso” che ha attuato varie iniziative ostili al Museo. A difesa del Museo vi sono dichiarazioni ufficiali dell’International Council of Museum (ICOM) e della sua sezione italiana (ICOM Italia), oltre che di Universeum (European Academic Heritage Network). Inoltre, per quanto riguarda l’ affaire Villella, la rivista Nature ha pubblicato un editoriale in sostegno del Museo (26/9/2013).

Il Comitato no-Lombroso recentemente ha attivato sul web una petizione per chiedere la chiusura del Museo, che ha già raccolto 11.000 firme. La petizione che vi invitiamo a diffondere intende difendere il Museo, e ne ha già raccolte più di 7600. Vi ringraziamo per l’aiuto che vorrete prestare in difesa del Museo.

Didascalie:
I, II, III Museo lombrosiano nella sede del Palazzo degli Istituti anatomici a fine Ottocento – inizio Novecento.
IV Carta geografica dell’Italia con distribuzione di dati sul “difetto di statura” tra i militari (1863-1876).
V Orcio decorato in cella da carcerati.
VI Scatola contenente mazzi di carte da gioco realizzate in cella da carcerati.
VII Disegno di un uomo tatuato.
VIII Maschera in cera proveniente dalla collezione L. Tenchini.
IX Cranio del brigante Giuseppe Villella.
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