È online Lo stereoscopio dei solitari, il nuovo podcast di Artissima che vi invita a un viaggio attraverso storie che si intrecciano con il mondo dell’arte, raccontate da dodici autori d’eccezione.
Ogni mese galleristi, drammaturghi, performer e scrittori condivideranno l’attrazione per la creazione artistica disegnando liberamente la propria narrazione nata da urgenze interiori, fascinazioni e ricerche personali.
Come le immagini stereoscopiche – e nella suggestione del titolo che richiama il romanzo di J. Rodolfo Wilcock (edito da Adelphi) –, le voci evocheranno la tridimensionalità delle storie narrate, dando forma attraverso la parola alla singolarità di ciascuna di esse.
Nelle parole del direttore Luigi Fassi:
“Lo stereoscopio dei solitari è un progetto ideato per dare attenzione e ascolto ad alcuni dei più interessanti protagonisti della scena artistica e culturale italiana, tutti da scoprire e riscoprire nel talento di ciascuno di attivare desideri e meditazioni attorno alla passione fatale dell’arte. Il risultato è un viaggio corale e individuale di narratori che si alternano per restituire forza alla tradizione orale e a una traccia umana fragile e inafferrabile, la voce, che evoca lo spazio potente dell’arte e della sua fabulazione”.
Il primo episodio ospita il torinese Guido Costa, fondatore della Galleria Guido Costa Projects, che annovera artisti del calibro di Boris Mikhailov, Peter Friedl, Paul Etienne Lincoln e Nan Goldin, e profondo conoscitore delle principali tendenze internazionali nell’ambito dei linguaggi e dei mercati dell’arte contemporanea. Costa propone una riflessione che trae spunto da una curiosa vicenda personale: l’organizzazione della prima mostra in Italia di Damien Hirst sul finire degli Anni Novanta, momento storico che segna la nascita della figura dell’“artista come rockstar, non soltanto importante dal punto di vista culturale, ma anche economico sociale e relazionale”.
Lo stereoscopio dei solitari è una produzione di Artissima, realizzata in collaborazione con Il Giornale dell’Arte e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.
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