Il Madre – museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli e il Museo d’Arte Orientale di Torino insieme per un focus su Kazuko Miyamoto: partendo dalla mostra curata da Eva Fabbris, Direttrice del museo Madre, e dagli eventi che il MAO diretto da Davide Quadrio è stato invitato a concepire per le sale del museo campano, le pratiche dell’artista sono approfondite assieme ai co- curatori Luca Cerizza e Zasha Colah e alla grafica del volume di prossima realizzazione Francesca Pellicciari. Aprono l’incontro i saluti di Massimo Broccio, Presidente della Fondazione Torino Musei e Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee. L’incontro è introdotto da Angela Tecce; intervengono Luca Cerizza, Zasha Colah, Eva Fabbris, Francesca Pellicciari e Davide Quadrio. Dai primi anni Settanta, Miyamoto opera a cavallo tra due continenti e due culture, connettendone le istanze più profonde, contribuendo e contravvenendo al linguaggio modernista. È stata promotrice di contesti attivisti ed espositivi che per primi a New York hanno esteso i confini della rappresentatività per artiste donne e non occidentali. La mostra al Madre, prima ricognizione storiografica dedicata a Miyamoto da un’istituzione pubblica europea, trova uno spazio di ulteriore approfondimento nella pubblicazione a lei dedicata, invitando autori specializzati ad integrare e ampliare lo sguardo attraverso cui raccontare la sua pratica.

Tra le autrici e gli autori: Elise Armani, Luca Cerizza, Zasha Colah, Eva Fabbris, Davide Quadrio e Yuko Hasegawa, Reiko Tomii.

Introduce: Angela Tecce (President, Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee)

Relatori: Luca Cerizza (Curator and art writer), Zasha Colah (Co-Artistic director Ar/Ge Kunst and Curator Berlin Biennale 2025), Eva Fabbris (Director, Madre museum), Francesca Pellicciari (Graphic designer and founder of pupilla grafik), Davide Quadrio (Director, MAO)

Modera: Eva Fabbris (Direttrice, museo Madre)

Lingua: Italiano

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photo credits: Kazuko Miyamoto di fronte a GO (1971) nel suo studio al 117 Hester Street, New York, 1972